Guardo il mio essere spattere la testa sul pavimento pensieroso aspettando che un rivolo di sangue gli coli dal naso e trovi la forza di alzarsi e guardare il faccia la realtà, quella che spaventa e lo costringe lì come un corpo inerme ad aspettare la notte.
E si addormenta l'essere di meduse mentre una lacrima inconsciamente gli riga il viso.
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Ciao amica mia.
RispondiEliminaVengo a mostrare voi ai miei condulências e costernazione per le vittime del sismo che ha agitato la nostra Italia.