venerdì 9 aprile 2010

bitterend.




c'erano direzioni diverse nell'aria. Joey si perdeva sgranocchiando vecchi pezzi di sedano. onomatopeici i suoni attorno a lei. i corvi gracchiavano sulla staccionata bianca accanto a lei. il rumore della sera che si spegneva tra le pieghe delle lenzuola e del suo maglione. delle viole nemmeno più i petali, spazzati via dal venticello primaverile. s'immaginava vite parallele tra i mattoni affogati nella candeggina. candidi e canditi. i cuccioli di drago che crescevano. tuonava l'atmosfera e non aveva nemmeno una moneta con cui ripararsi. i fondi di caffè nelle tasche, l'amato profumo di vaniglia tra le dita. non sorrideva. non sorridevano.

2 commenti:

  1. Non sorrideva, non sorridevano. A volte siamo riflesso di sensazioni altrui. Di direzioni diverse dell'aria. Aspettiamo che cambi il vento per cambiare umore e a volte siamo così volubili da destabilizzare chi ci è intorno. Ma che importa. Abbiamo i nostri fondi del caffè nelle tasche sui quali potremmo prevedere il futuro e capire quale è la vita parallela che percorreremo aspettando i cuccioli di drago che crescano. Perchè no. La vaniglia non mi è mai piaciuta, tranne sulla sua pelle. E non avrei fatto altro che continuare a mangiarla, se me lo avesse permesso.

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  2. wow...davvero bello questo blog...complimenti.

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