domenica 4 aprile 2010

s'incastravanoleemozioni.




fuori dai finestrini quando l'aria se ne andava si vedeva sfocato. tra la pioggia che le scivolava addosso lenta. Joey, il signor V. e un adorabile marinaio ridevano negli specchi. che le pronunce dialettali il signor V. non le conosceva. vaniglia nera e fiammiferi.chissà se sono solo un bisogno fisiologico gli abbracci. che Torino era bella e c'erano i Nerorgasmo ormai troppo tempo fa. punk e poesia.chi scava nei cuori.chi, come Joey, respirava a pieni polmoni. tutto o niente. avvolgersi di Aria a quadri. sorridere. disegnare virgole nei fogli a protocollo.

2 commenti:

  1. ti ringrazio join,
    a me le tue frasi incasinate piacciono, come mi piace la tua anima pasticciata.
    tu domani vai a scuola? di giàà?
    io ci ritorno mercoledì! wohòò
    tanti baci

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  2. Milano in fondo la si ama o la si odia.
    è un pò una puttana,di quelle di lusso.
    io ho deciso di odiarla,di temerla un pò.

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