lunedì 5 aprile 2010

uh


Il mio cuore è spezzato. ma ho un po' di colla. aiutami a inalare e galleggiare, a te la decisione, non sei morto. Ma è così che mi sento, sdraiato a letto. se ne andava Kurt Cobain, forse non aveva abbastanza colla per sè. Joey non aveva per niente voglia di badare alle sue piante grasse.
una bolla di sapone che le era scoppiata dritta in viso. l'inverno finirà, così anche il gelo nel tuo cuore.ma poi a Joey non sarebbe piaciuto ballare comunque.e ad occhi chiusi vedeva una casetta con terrazzo e sedie in ferro. le birre nel frigorifero blu e moquette grigia ovunque,per non avere i piedi gelidi. non contavano nemmeno più i mozziconi, loro. non contavano nemmeno più le polaroid sulla parete bianco sporco, loro. aria e sangue, loro. Joey trascurava Violet, e trascurava anche le farfalle che s'impigliavano nel cestello della lavatrice anni settanta. che alla fine tutti sono un po' anemici, non solo lei. le virgole a penna che si disegnava continuamente, per colpa della pigrizia. vivevano di colonne sonore e di fotografia.e sfiorivano le viole.

3 commenti:

  1. In questa realtà la colla non basta m a i.

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  2. Il problema centrale di tutto era che "Sforivano le Viole" ... purtroppo le persone non capiscono mai il tempo delle loro azioni e il momento di agire.

    Tutto non rimane immutato nel tempo, benchè tu continui a disegnare virgole nella tua vita, apri e chiudi parentesi o semplicemente respiri ...

    Già il tempo, fa sfiorire le Viole ...

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  3. ma io l'avevo commentato questo post!
    ma.
    mi piace l'alone violaceo di tutto ciò.
    le viole. viola è proprio una bella parola da pronunciare. e anche se sfioriscono un poco, primavera è sempre, se la vuoi tu.

    (non me ne ero mica accorta di tutte quelle v, che hai commentato! coincidenze inattese!)
    join, tanti baci tante carezze e tanti semi violacei.

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