lunedì 21 novembre 2011

china.


Disordinati scambi epistolari. Che a Joey tremavano le ginocchia per la paura. Barche dalle finestre di gelide stanze troppo grandi. Coperte oceaniche. Il pennino che graffiava la carta e la china che si sperdeva tra le  sue venature. Caffè e sigarette e mille pensieri blu e grigi. Il grigioazzurro delle persone tristi. L'umido nelle ossa e la nebbia delle stazioni. E tutte le librerie in cui Joey l'avrebbe voluto portare per mano. L'odore dei libri. Occhi come l'autunno nell'oceano. E D. stringeva Joey. E leggersi piano le pagine dei libri. Piano. Lentamente. La fragilità delle anime bluastre. Le anime di cristallo. Che Joey aveva terribilmente bisogno del silenzio che solo gli abbracci sanno creare.

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