martedì 17 aprile 2012





Di tutte le città che Joey avrebbe portato nel cuore c'era anche Venezia. Venezia l'esigente. Venezia la vanitosa. Venezia che ha bisogno di attenzioni e cure per non soccombere. Venezia bluastra, verdastra. Venezia sommersa. Venezia e le pagine ingiallite dei libri. Il profumo di pagine ingiallite. Che aveva ragione Marco Polo a dire che Venezia si perde con un battito di ciglia. Joey aveva urlato troppo forte il suo nome. Venezia che è cullata dal mare. Venezia che è stuprata dal mare. Venezia ciglia di seta. Venezia mare senza spiagge. Venezia e gli occhi grandi di Joey. Venezia poeti, santi e navigatori. Venezia che è un imbroglio. Venezia, dove Joey ci sta lasciando le vene, il cuore e le arterie.

Venezia, cuore di nebbia e salsedine.





“- Sire, ormai ti ho parlato di tutte le città che conosco.
- Ne resta una di cui non parli mai…. Venezia. 
- E di che altro credevi che ti parlassi?
- Non ti ho mai sentito fare il suo nome.
- Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia…. Per distinguere le qualità delle altre, devo partire da una prima città che resta implicita. Per me è Venezia…… le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano… forse Venezia ho paura di perderla tutta in una volta, se ne parlo. O forse, parlando d’altre città, l’ho già perduta a poco a poco”

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