mercoledì 22 settembre 2010

mercurio.

E che così c'era Parigi una volta. ma non sarebbe rimasta per sempre. i ricordi in Joey si sovrapponevano, s'incastravano e lei non aveva abbastanza forza per legarli a sè stessa. mercurio e argento. angoli veneziani coprivano lentamente i vicoli troppo larghi dei viali parigini. treni a bassa velocità sovrastavano i binari del metro parisien."la salute non sta solo nei millimetri di mercurio del termometro, lo sa?" Joey sfoderava un sorriso quasi di sfida a quel camice bianco che la fissava quasi provenisse da qualche pianeta sperduto. Plutone, magari. nel sangue una dose di caffeina decisamente sopra la media la rendeva anche troppo tranquilla, come asuefatta. gli occhi che s'incrociavano con i suoi si limitavano ad osservarne il colore chiaro, l'interno giallognolo senza curarsi di ciò che tentava disperatamente di urlare con quello sguardo stanco. lungo la linea gialla che la separava dalle parallele di metallo, aspettava Matilda, Joey.

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