giovedì 9 settembre 2010

scappiamosuaBerlino.


Joey eterea nei suoi diciassette anni {più due, dicono} approdava nella laguna. non ci trovava niente di romantico, lei. l'acqua alle ginocchia e i vicoli stretti con dei nomi floreali. sorrisi a mandorla troppo invadenti. amava Parigi e i suoi neuroni incastravano i ricordi di quella magica città.ci avrebbe portato Matilda, a Parigi. o forse dovevano scappare su a Berlino. puntodidomanda. giacche da marinaio o da grifondoro incastrate nel suo corpo gelido, quasi azzurrognolo. essere un' assassina diventava sempre più impegnativo per lei. omicidi e vino rosso e vetri. caldo. caldi. tagliente. taglienti. life will tear us apart. i tasti della macchina da scrivere con cui avrebbe voluto scrivere il bene che le voleva, a Matilda in piccoli caratteri neri. scuri e decisi. le nuvole che scivolavano nel cielo di metà settembre la sfioravano appena, Joey e i suoi occhi chiari, troppo spenti. che si accendeva un'altra sigaretta e beveva un caffè, pur di non pensare, Joey. jo{e}y {division}. ma c'erano i draghi, i draghi con le spalle forti che accoglievano piano quello stregatto di Joey.

1 commento:

  1. Carissima..sono passata per caso qui e devo dire che mi stupisci tutte le volte. I tuoi racconti sono bellissimi e tutte le volte che passo al successivo mi chiedo perchè non li riordini e non ci fai un libro..sarei la prima a comprarlo! Mi incuriosisce un sacco e ad ogni post vorrei saperne sempre di più di chi è Joey, cosa fa,chi come quando, insomma! Continua così, hai un gran futuro :)

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