giovedì 7 gennaio 2010

caffeina.


Joey aveva lasciato il letto sfatto con un'ansia indescrivibile. i segni di una vecchia tazzina sul cuscino, chissà quando li aveva lasciati. i vecchi calzini di ruvida lana bordeaux toccarono il pavimento e cercando di evitare tutto quel vociare di sottofondo che innondava la cucina, immerse la sua anima nella tazza, una tazza edizione limitata per persone speciali a quanto pare. Lei non si sentiva speciale, per nulla. il freddo aveva dipinto un cielo grigio. metallica l'atmosfera quel mattino e suoni subacquei avvolgevano le orecchie di Joey. le palpebre si schiudevano a malapena.la felpa dei Ramones aveva decisamente le maniche troppo lunghe. ma ciò non impediva che le si ghiacciassero le mani, ma era ovvio: aveva finito le sigarette. La sua moleskine nera aveva le pagine coperte di impegni, una vita piena la sua. piena ma per finta. e aveva perso la stilografica reducendo quasi a zero le possibilità di concludere la lettera di buonnoncompleanno per il signor V. maledizione. si immaginava così Joey nel nero dei mesi che l'aspetteranno: a Parigi la sua adorata Violet accanto e Alice nell'altra mano, tre frapuccini al caramello e una baguette nella borsa, e nessuna mosca nell'aria.

2 commenti:

  1. Anch'io ho tazze edizioni limitate,stanno facendo le ragnatele su uno scaffale.Proprio come chi me le ha regalate.Ammuffiscono in un angolo della mente.

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